La Melfi sotterranea e le cantine Bassettieri
Ci sono luoghi segreti in ogni città e in ogni posto della Terra…
Posti intrisi di mistero e perché no, anche di un pò di magia, che fanno parte della tradizione del mondo.
In fondo però non sono altro che i luoghi storici della memoria che vengono dimenticati e riscoperti solo grazie alla perseveranza di alcuni uomini.
Anche a Melfi, vi sono luoghi che nessuno conosce perché “dimenticati”.
È il caso questo delle meravigliose cantine sotterranee.
Alcune di quelle che abbiamo potuto visitare sono ora di proprietà della famiglia Mancusi e risalirebbero ad un periodo compreso tra il 1300 e il 1500.
Queste cantine erano una vera e propria conceria ebraica.
La Melfi sotterranea e le cantine Bassettieri
A suo tempo, i commercianti di questo tipo di attività si chiamavano “bassettieri“: tale era la denominazione data a chi si occupava del commercio di animali morti per la trasformazione in tessuti e pellame di basso costo.
Attualmente si accede alla cantina dall’ingresso di Via Bagno e tramite una ripida scalinata si scende proprio al di sotto del manto stradale (questo è dovuto purtroppo al tragico terremoto del 1930 che ha sommerso completamente parte delle preesistenti costruzioni).
Tre grosse navate compongono la cantina, in quella centrale sono ancora ben visibili le vasche utilizzate tanti secoli fa per il lavaggio e l’asciugatura delle pelli.
E non solo…
Al di sopra di una delle arcate (che probabilmente se scavate potrebbero portare alla riscoperta di altre navate) vi è incisa una croce, chiaro segno che chiunque ci abbia preceduto aveva molto a cuore la fede.
Un piccolo tour che ognuno di noi dovrebbe fare almeno una volta nella vita.
Ecco tutte le foto che abbiamo realizzato.
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