Le foto dei colori delle Mura di Melfi
Era il lontano 1018 quando un tale, di nome Basilio Bojoannes (generale dei Bizantini e Catapano d’Italia) venne inviato in Italia dall’Imperatore Basilio da Bisanzio per sedare una rivolta scoppiata a Bari proprio contro i bizantini.
A condurre questa rivolta ci sono due mercanti Longobardi che hanno fatto fortuna in Puglia: in poco tempo essi riescono a liberare la città di Bari e a conquistare Trani e altri borghi pugliesi.
Ma, nell’autunno del 1018, giunti presso Canne trovano il passo sbarrato da Bojoannes che sconfigge loro e tutti i Normanni che avevano deciso di unirsi ai militanti baresi.
Successivamente fu proprio il Generale Bizantino a decidere di fortificare i confini del foggiano, del subappennino dauno e quelli del nord della Lucania orientale.
Nasce così la Cinta Muraria di Melfi.
Questo consentì al piccolo agglomerato di case preesistenti di estendersi notevolmente fino a diventare una vera e propria cittadina, tanto che nel 1041 i Normanni ne fanno il centro del loro ducato.
Fu anche grazie a loro se la città continuò ad espandersi e ad avere sempre più influenza in Italia: essi infatti allargheranno la cinta muraria fino a 4 km, dotandola di ben 5 porte d’ingresso; invitarono i Papi a celebrare Concili e la resero un vero e proprio centro culturale.
Ad oggi, quella di Melfi è una delle 17 cinte murarie ancora esistenti al mondo e conservate integre.
Le foto dei colori delle Mura di Melfi
Ecco alcune foto con le illuminazioni colorate che ne contraddistinguono i vari momenti dei festeggiamenti e commemorazioni dell’anno
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