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San Donato d'Arezzo patrono di Ripacandida

La vera storia di San Donato d’Arezzo patrono di Ripacandida e la Assisi lucana

San Donato d’Arezzo patrono di Ripacandida

Oggi, Mercoledí 7 Agosto 2024, ricadono i festeggiamenti in onore di San Donato d’Arezzo, il Vescovo martire famoso per la leggenda devozionale del Miracolo del Calice, per via del quale sarebbe stato condannato al martirio.

Secondo la leggenda, durante la celebrazione della messa entrarono nel tempio dei pagani che, con violenza, mandarono in frantumi un calice di vetro.

Donato raccolse i cocci e li rimise insieme, ma ne mancava uno.

Noncurante di ciò, vi avrebbe versato del vino servendolo ai fedeli senza che ne cadesse dal fondo.

Dallo stupore, 79 pagani si sarebbero convertiti al Cristianesimo.

Arrestato e ucciso dopo solo un mese da questi eventi.

Il Vescovo di Arezzo dà il nome al Santuario di San Donato a Ripacandida ed è elevato al rango di protettore del piccolo paese.

I festeggiamenti solenni in suo onore ricadono proprio oggi 7 Agosto.

Ma, nei territori del Vulture Melfese, un altro San Donato è parimenti famoso al primo: si tratta di Donato da Ripacandida.

Donato Simone nacque proprio nel borgo di Ripacandida da un umile famiglia nel lontano 1179.

Solo nella città natale (e ad Auletta, di cui è patrono) è invocato con il nome di Donatello, per distinguerlo da San Donato d’Arezzo, del quale portava proprio il nome.

All’età di quattordici anni, manifestò la sua vocazione, partendo alla volta del monastero benedettino di Petina (nel salernitano) ma, poiché era troppo giovane gli dissero di tornare dopo un anno.

L’anno seguente, nel 1194, lo indirizzarono all’abbazia di Montevergine fondata da San Guglielmo Da Vercelli (anch’egli passato per Melfi).

Di notte scendeva alle pendici del monte ed, in una caverna scavata dalle acque del torrente che passava sotto il monastero, offriva le sue penitenze a Dio.

Mentre i suoi confratelli dormivano, si immergeva nell’acqua gelida fino alla vita, qui pregava e prima che i frati si destassero rientrava al convento.

Una mattina, mentre Donatello si trovava nella grotta, l’abate lo cercò ed avendo trovato le sue vesti, pensò che egli tramasse qualcosa, le raccolse e le portò via per punirlo.

Ma, quando il Santo uscì dalla grotta, trovò le vesti dove le aveva lasciate.

L’abate seguendolo scoprì che il giovane, di notte, faceva penitenza nel fiume.

I festeggiamenti di San Donatello ricadono invece il 17 Agosto, giorno della morte del santo.

A Ripacandida durante la processione solenne la statua di San Donato D’Arezzo è accompagnata dall’effige di San Donatello.

San Donato d’Arezzo patrono di Ripacandida

Quindi ricapitolando:

7 Agosto ➡️ Festa di San Donato “A” Ripacandida 👇🏼
Festeggiamenti in onore di San Donato d’Arezzo Vescovo e Martire / Vengono uniti i festeggiamenti anche in onore di San Donatello (si porta in processione la statua di San Donato Vescovo Patrono e l’effige di San Donatello)

17 Agosto ➡️ Festa di San Donato “DA” Ripacandida 👇🏼
Festeggiamenti solenni ad Auletta, in onore di San Donatello

Di seguito le foto di San Donato d’Arezzo patrono di Ripacandida e del santuario a lui dedicato. Santuario conosciuto con l’appellativo di “piccola Assisi lucana”

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